Presto, sul grande schermo,
l’imperdibile lotta dell’umanità contro una minaccia di dimensioni ‘ormonali’,
che distruggerà il mondo dalle sue stesse viscere, spargendo sangue e pus al
suo passaggio. Chi si salverà? Chi riuscirà a sconfiggere l’invasione aliena di
follicoli infiammati e comedoni?
Spesso, davanti allo specchio, ho sentito l’ispirazione per un
fenomeno cinematografico di successo mondiale, ma, poi, mi sono ricordata di
essere solo una banalissima adolescente, con qualche brufolo di troppo e
un’uscita che poteva essere salvata solo dall’intervento di dosi cospicue di
fondotinta.A quasi tutti, credo, sarà capitato almeno una volta di dover fare i conti (magari in modo meno drammatico rispetto al mio) con l’acne.
Esso è un disturbo di origine europea (sempre tutte le fortune, eh?) che lenisce la normale secrezione di sebo della pelle; le zone più colpite da essa sono: viso, spalle, schiena e petto.
Informandomi, ho scoperto che le cause sono molteplici, perciò, per cercare di attenuare l’impatto psicologico che potrebbe provocare tale conoscenza, affronterò l’argomento con la massima propensione verso l’Epicureismo, dottrina che “subordina tutta la ricerca filosofica all'esigenza di garantire all'uomo la tranquillità dello spirito”, come mi suggerisce Wikipedia.
Una delle cause principali è il cattivo trattamento della zona affetta, soprattutto se si tratta del viso, infatti molto spesso l’uso di cosmetici determina l’irritazione cutanea e ne provoca l’arrossamento, nonché i fastidiosi “rigonfiamenti”, perciò è semplicemente consigliabile per un certo periodo evitare l’uso di trucchi (nel frattempo imparando a convivere con i follicoli mutanti); lo stress può essere determinante in certi casi, infatti l’accumulo di depressione e preoccupazioni può portare a uno sfogo della pelle, che si risolverà non appena avrete trovato una sorta di pace interiore (buona fortuna); l’alimentazione influenza moltissimo l’affluenza di detestabili vulcani cutanei, per questo sono da limitare i latticini, gli zuccheri, gli alcolici e i grassi (favorendo possibilmente l’inedia); l’acne è associata alla pubertà, quindi non crucciatevi, presto passerà in modo quasi indolore, sempre che non veniate inglobati dai vostri stessi punti neri (ah, no, tranquilli, quelli erano i buchi!); il ciclo mestruale favorisce la nascita dei nostri amici scoppiettanti, ma anche in questo caso non serve preoccuparsi, se ne andranno insieme ai malumori e i dolori lancinanti in meno di una settimana (durante la quale incontrerete sicuramente l’amore della vostra vita, che scapperà indignato per non tornare mai più); in alcuni casi di gravidanza il fenomeno dei foruncoli può accentuarsi, ma anche questo, in 9 mesi circa, sarà solo un ricordo (c’è davvero qualcuna che mentre è incinta si preoccupa dei brufoli? Fosse quello il problema!)
Insomma, tutti noi possiamo essere soggetti a sfoghi d’acne, la domanda è: come liberarsene?
Sono milioni i prodotti consigliati per la pelle, tra risciacqui, scrub e tonici, in molti consigliano invece rimedi naturali, che sono facilmente reperibili in erboristeria, ma anche in un orto ben fornito. Alcuni tramandano la leggenda del dentifricio purificatore, altri consigliano di schiacciare i brufoli per “espellerne” il corpo e il pus, altri ancora sconsigliano invece la suddetta pratica, predicendo terribili secrezioni di sebo che porterebbero solo a moltiplicazioni del problema.
Insomma, purtroppo, non sono in grado di fornirvi una risposta certa. Io stessa, molto spesso, mi affido un po’ al caso, incrociando le dita e svolgendo riti apotropaici improbabili.
Ma forse non tutti i mali vengono a nuocere.
O forse, semplicemente, non tutti i mali sono risolvibili.
Non volontariamente, almeno.
Quindi non torturiamoci psicologicamente: la nostra pelle è già abbastanza martoriata di suo.
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