Veronica Repetti
Sicuramente,
se avete avuto la fortuna (o sfortuna?) di frequentare per qualche motivo Novi
Ligure, conoscerete Viale Saffi, ovvero una delle vie pedonali più trafficate
della nostra cittadina.
Tra la
stazione che vi si affaccia, le numerose scuole che la costeggiano, i
Giardinetti Pubblici che la contornano e i vari bar e pub che la caratterizzano,
è indubbiamente una delle vie più popolate della nostra cittadina, ma forse in
pochi sanno le insidie che essa può nascondere.
Qualche
giorno addietro ero appena uscita di casa per dirigermi, come ogni giorno, a
scuola, al Doria. Per farlo, sono passata, come di consueto, da Viale Saffi,
con l’intenzione di fare una tappa da Pizza e Pane per comprare un pezzo di
focaccia e attendere una mia amica con cui fare il restante pezzo di strada.
Poco prima di giungere a destinazione, però, sentii dei passi dietro di me e
una voce che chiedeva -Scusa?-, mi voltai, ancora un po’ stordita dal sonno, e
vidi una carinissima bambina di 11-12 anni, credo di origine marocchina, che mi
fissava implorante.
-Dimmi- le
risposi.
-Avresti per
caso da cambiarmi due euro?-
Valutai un
attimo la proposta, poi, non volendo sembrar scortese, mi apprestai a estrarre
il portafoglio dallo zaino.
-Come li vuoi
cambiati però?-
Ci pensò un
attimo.
-In due da
1, se riesci- sorrise.
Sorrisi anch’io,
ma poi mi accorsi di non aver assolutamente moneta.
-Guarda, ora
sinceramente non ce li ho. Se vuoi, ora tanto vado a prendere la focaccia e mi
cambiano una banconota!- le proposi.
-Se non ti
dispiace va bene…- mi disse la bambina.
Così ci
avviammo.
-Comunque
scusa, non mi sono presentata: piacere, Ammina!- e mi strinse la mano, mentre
io mi presentavo a mia volta.
-Quanti anni
hai, se posso?- le chiesi, curiosa.
-12, vado in
seconda media.- rispose.
-Ah, capito.
Qui al Doria?-
-Nono, vado
alle medie a Fresonara.-
Annui,
distratta. (Scoprii solo successivamente dell’inesistenza delle medie di
Fresonara)
-Ma non
avresti già dovuto prendere il pullman?- le domandai.
-No,
entriamo alle 8.10 noi! I soldi da cambiare mi servono proprio per il pullman…-
spiegò.
Giungemmo da
‘Pizza e Pane’ e io come promesso, con il resto della focaccia in monetine da
un euro, raggiunsi Ammina (non sono sicura si chiami davvero così), pensando
intanto a dove potesse essere la mia amica.
Le misi i 2 euro
in due monetine in mano e attesi il naturale gesto di tendermi i suoi 2 euro
interi di conseguenza.
Attesi
ancora. La bambina non si muoveva.
Imbarazzata,
non sapevo cosa dire.
-Emh…
allora, i 2 euro?- azzardai.
Mi guardò
interrogativa.
-Ma no
Veronica! Io ti avevo chiesto se me li prestavi!-
La guardai
di traverso.
-Veramente
no. Tu mi avevi detto se te li cambiavo- dissi, cercando di rimanere calma.
-Nono,
davvero! Lo giuro! Ti avevo chiesto se me li prestavi, i miei genitori
stamattina sono usciti senza darmi i soldi e io devo prendere il pullman!-
La guardai
costernata e prima che potessi controbattere, continuò.
-Se vuoi te
li ridò! Davvero, la prossima volta che ci vediamo!-
Mi avviai
verso scuola, sconvolta e mandai un messaggio alla mia amica, dicendole di
muoversi, altrimenti avremmo tardato. (Se ve lo state chiedendo, sì, le ho
lasciato i 2 euro, non avevo voglia di far scenate, era pur sempre mattina
presto)
Mentre la
aspettavo davanti al portone, arrivò di corsa.
-Ciao Vero!
Scusa il ritardo!- mi disse.
-Ma figurati…-
la mia testa era ancora alla bambina.
-No è che ho
avuto un contrattempo-
-Cioè?-
-Ho appena
avuto un fraintendimento con una bambina…-
Strabuzzai
gli occhi.
-Sembrava
marocchina-
Non avevo
parole.
-Mi ha
chiesto se le cambiavo due euro-
Il colpo di
grazia.
Ecco.
Questo è uno
degli esempi delle truffe novesi che si possono riscontrare camminando
tranquillamente in Viale Saffi, per non parlare del tempo in cui alcuni ragazzi
sui 20 anni fermavano chiunque, esordendo con la domanda “Hai qualcosa contro i
bambini orfani?!” (che, poi, cosa potrebbe mai avere una persona contro un
bambino orfano lo sanno solo loro…) cercando di rifilare piccoli quadretti
stampati a prezzi spropositati, specificando, invece, all’inizio che si
trattava di un’offerta, il cui ricavato si sarebbe devoluto a un’associazione
di cui non veniva mai detto il nome.
Insomma,
anche il più banale dei posti può nascondere delle truffe da cui, a volte, non
è facile cavarsi fuori.
Vi consiglio,
quindi, di stare all’occhio e, se potete, di utilizzare una via alternativa a
Viale Saffi per giungere alla vostra meta.
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